Nord dell’Argentina, nel 2000: durante un congresso, le comunità contadine e indigene organizzate nel Movimiento Campesino Santiago del Estero (MoCaSe Via Campesina) prendono una decisione inaudita: costruiranno e gestiranno le proprie stazioni radio. Non vogliono più accettare che i mass media ignorino e falsifichino le loro condizioni di vita.
Oggi esistono già cinque emittenti, che i campesinos utilizzano per scambiarsi messaggi privi di censura attraverso la vastità del paese. Le radio procurano un senso di comunità, rafforzano la lotta delle piccole coltivatrici e dei piccoli coltivatori contro l’indebita sottrazione della terra e contro l’oppressione e, naturalmente, trasmettono anche la musica da loro amata.
Il punto è essere ascoltati. Viviana Uriona, nel suo documentario, dà una voce a coloro che sono stati privati dei diritti e che resistono a questa privazione. La regista non fornisce alcuna interpretazione del racconto, dando piuttosto ai suoi stessi protagonisti la possibilità di dire la loro senza mezzi termini.
Nel documentario i campesinos tagliano delle recinzioni in filo spinato e, con quest’atto sovversivo, nelle menti degli spettatori vengono meno quelli che fino a quel momento erano stati ritenuti i confini del fattibile. L’impossibile sembra ora essere più a portata di mano.
Il film incoraggia a lottare contro le piccole e grandi ingiustizie sociali e ad alzare insieme la voce contro di esse, cosa che inizialmente sembrava impossibile.
Come dice nel film l’anziana Eloisa, scuotendo la testa: «Mio marito si sarebbe già arreso! Poverino!»
Attiva nella metà degli anni ’90 nel FilmClub 813 di Colonia, Viviana Uriona si è occupata ultimamente di numerose produzioni radiofoniche; l’interesse per la radio e la sua forza democratica è ciò che la conduce alla lavorazione di questo film, nel nord dell’Argentina.
Nora Wetzel (montaggio e sceneggiatura) si dedica dal 2006 al montaggio e alla regia indipendenti e negli ultimi tempi ha lavorato a un documentario sulla musica di strada cubana.
I Kameradisti (Kameradistinnen) sono una libera associazione che si occupa di documentari e reportage fotografici, con una coscienza critica rispetto alla politica e alla società.